Importante indagine giornalistica di The Guardian: la principale società di certificazione dei crediti di compensazione ha venduto progetti mai realizzati.
Verra, che ha sede a Washington DC, gestisce una serie di standard ambientali molto usati per l’azione sul clima e lo sviluppo sostenibile, tra cui il suo standard di carbonio verificato (VCS) che ha emesso più di 1 miliardo di crediti di carbonio. Approva tre quarti di tutte le compensazioni volontarie.
Ed è proprio su questa organizzazione che si è basata l’inchiesta in questione. Che ha scoperto in base all’analisi di una percentuale molto significativa di progetti, che circa il 94% dei crediti di compensazione della foresta pluviale sono probabilmente “crediti fantasma” e non rappresentano vere riduzioni di carbonio.
Gucci, Salesforce, BHP, Shell, easyJet, Leon e la band Pearl Jam sono tra le decine di aziende e organizzazioni che hanno acquistato compensazioni per la foresta pluviale approvate da Verra per le dichiarazioni ambientali.
L’inchiesta si è basata su due studi scientifici e su decine di interviste e reportage sul campo con scienziati, addetti ai lavori e comunità indigene. I risultati – che sono stati fortemente contestati da Verra – potrebbero porre seri interrogativi alle aziende che dipendono dalle compensazioni come parte delle loro strategie net zero.
Come sosteniamo da tempo, la mitigazione deve essere seria e concreta. Affidarsi alla compensazione “per interposta persona” non permette di avere certezza dell’efficacia dell’azione.