L’elaborazione di nuovi standard di rendicontazione europei è prevista dalla proposta di direttiva sulla comunicazione di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD, attualmente in fase di trilogo): l’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) ha recentemente presentato il primo draft, in consultazione pubblica fino all’8 agosto 2021.
Tali standard sono organizzati per categorie: standard trasversali; standard specifici; standard specifici per settore (Environment, Social e Governance).
La consultazione pubblica è organizzata per ricevere un feedback dai vari interlocutori relativamente a tre aspetti principali dei suddetti standard:
- La pertinenza dell’architettura proposta, l’attuazione dei principi della CSRD e il contenuto complessivo di ogni standard;
- La verifica dell’implementazione dei principi della CSRD;
- Riscontro sul contenuto complessivo di ogni standard, per tipologia e per adeguatezza dei requisiti informativi.
Al fine di facilitare la consultazione della documentazione posta in consultazione, l’EFRAG ha organizzato le tematiche come segue:
1A. Rilevanza complessiva delle bozze di esposizione ESRS – Architettura
1B. Pertinenza complessiva delle bozze di esposizione ESRS – Attuazione dei principi CSRD
1C. Rilevanza complessiva delle bozze di esposizione ESRS – Contenuto delle bozze di esposizione
2. Prioritizzazione dell’attuazione del sistema ESRS / phasing-in
3A. Adeguatezza dei requisiti di rendicontazione – Standard trasversa
3B. Adeguatezza dei requisiti di rendicontazione – Norme ambientali
3C. Adeguatezza dei requisiti di rendicontazione – Norme sociali
3D. Adeguatezza dei requisiti di rendicontazione – Standard di governance
Nello specifico, gli standard relativi alle tematiche ambientali sono:
- ESRS E1 – Cambiamento climatico
- ESRS E2 – Inquinamento
- ESRS E3 – Acqua e risorse marine ESRS E4 – Biodiversità ed ecosistemi
- ESRS E5 – Uso delle risorse ed economia circolare
Sul tema cambiamento climatico riportiamo uno stralcio dell’indice del relativo documento.

Ci sembra di particolare interesse il richiamo alle politiche e ai piani di “mitigazione ed adattamento” ai cambiamenti climatici, sebbene in questa prima stesura la mitigazione sia decisamente al centro dell’attenzione mentre l’adattamento rimane in secondo piano.