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Mitigazione del cambiamento climatico: si può fare

Pubblicato in nuovo rapporto IPCC, che completa l’aggiornamento periodico dello stato dell’arte sul cambiamento climatico. Indicazioni e spunti su come affrontare il cambiamento del clima.

Fin dalla copertina ci pare che il report – parliamo in particolare della Sintesi per Decisori – pare indicare una via concreta e semplice per affrontare il cambiamento climatico: abbandonare i fossili e produrre energia da fonti rinnovabili è un’opzione disponibile e sempre più economica, tanto che il report dedica una sezione al tema dove evidenzia come negli ultimi 20 anni si sia drasticamente ridotto il costo di queste soluzioni.

Anche se permangono sfide operative, tecnologiche, economiche, normative e sociali, è emersa una varietà di soluzioni sistemiche per permettere di inserire grandi quote di energie rinnovabili nel sistema energetico.

Esistono opzioni di mitigazione fattibili da implementare su larga scala nel breve termine. La fattibilità varia a seconda dei settori e delle regioni e in base alle capacità, alla velocità e alla scala di attuazione. Gli ostacoli alla fattibilità dovrebbero essere ridotti o rimossi e le condizioni abilitanti dovrebbero essere rafforzate per implementare opzioni di mitigazione su larga scala. Queste barriere e fattori abilitanti includono fattori geofisici, ambientali-ecologici, tecnologici ed economici, e in particolare fattori istituzionali e socioculturali. Un’azione rafforzata a breve termine oltre gli NDC (annunciati prima della COP26-UNFCCC) può ridurre e/o evitare problemi relativi alla fattibilità a lungo termine dei percorsi globali che limitano il riscaldamento a 1,5 °C senza sforamento o con uno sforamento limitato.

La rimozione dei sussidi ai combustibili fossili ridurrebbe le emissioni, migliorerebbe le entrate pubbliche e il quadro macroeconomico e produrrebbe altri benefici sull’ambiente e lo sviluppo sostenibile; la rimozione delle sovvenzioni ai combustibili fossili può avere impatti distributivi negativi, soprattutto sui gruppi economicamente più vulnerabili, impatti che in alcuni casi possono essere mitigati da misure come la ridistribuzione delle risorse risparmiate, tenendo in considerazioni le circostanze nazionali.

Le scelte e le politiche devono essere implementate in modo serio e rapido, perchè il trend con le politiche ora in atto non ha ancora l’impatto necessario per contenere i cambiamenti climatici.

Rimane che – come scritto nel Report – gli individui con uno status socioeconomico elevato contribuiscono in modo sproporzionato alle emissioni e hanno il più alto potenziale di riduzione delle emissioni, ad esempio come cittadini, investitori, consumatori e professionisti.

Possiamo scegliere e agire, nel nostro contesto, per produrre azioni che vanno a portare un beneficio globale.

LINK: https://www.ipcc.ch/report/ar6/wg3/