Danimarca e Costa Rica stanno cercando di avviare un’alleanza di paesi disposti a fissare una data per eliminare gradualmente la produzione di petrolio e gas e smettere di dare permessi per nuove esplorazioni.
L’impegno della Costa Rica per vietare l’esplorazione dei combustibili fossili è iniziato nel 2002 sotto la presidenza di Abel Pacheco. Allora venne stabilito un divieto temporaneo la cui scadenza, fissata al 2014, è stata prorogata fino al 2050. Il nuovo disegno di legge, sostenuto dall’amministrazione del presidente Carlos Alvarado, si spinge oltre, vietando in modo permanente esplorazioni e sfruttamento di gas e petrolio.
La Danimarca, uno dei più grandi produttori europei di petrolio e gas, l’anno scorso ha vietato nuove esplorazioni di petrolio e gas nel Mare del Nord e si è impegnata a terminare la sua produzione esistente entro il 2050.
E’ di questi giorni la notizia che Danimarca e Costarica stanno promuovendo un’iniziativa, denominata BOGA, acronimo di Beyond Oil & Gas Alliance, che ha lo scopo di “limitare la produzione nazionale di petrolio e gas in linea con ciò che è necessario per essere all’altezza degli obiettivi dell’Accordo di Parigi sarà l’obiettivo principale di BOGA”, si legge nel manifesto del gruppo.
L’iniziativa centra appieno il problema cruciale del cammino verso la neutralità, il cosiddetto elefante nella stanza: se non si decide di rinunciare alle fonti fossili non si riuscirà mai a raggiungere l’obiettivo ambizioso di abbattere le emissioni climalteranti.
Fonte: REUTERS